La finta malattia: di chi sospettare

Le cause che spingono un lavoratore a dichiarare una falsa malattia possono essere molteplici; in alcuni casi, l’assenza ha un carattere strategico, in quanto sceglie in modo ‘tattico’ i giorni di assenza, magari per anticipare o prolungare il week end, o per svolgere una seconda attività lavorativa. Talvolta, invece, i permessi sono orientati ad evitare turni particolarmente gravosi, come quelli notturni, durante i fine settimana o in concomitanza di festività come il Natale o il Capodanno.

La falsa malattia costituisce un reato

Il dipendente che si assenta dichiarando, in maniera fraudolenta una condizione di malattia inesistente è soggetto a sanzioni di varia entità che, possono sfociare anche il licenziamento per giusta causa.

Su questa eventualità estrema esiste un’ampia giurisprudenza; infatti la Corte di Cassazione si è espressa più volte in materia, sottolineando come il comportamento sleale e fraudolento del lavoratore faccia venir meno l’obbligo di fedeltà imposto dal Codice civile. In sintesi viene meno il rapporto di fiducia che deve esistere tra il datore di lavoro e il lavoratore tanto da rendere legittima l’interruzione del rapporto lavorativo.

L’acquisizione delle prove

Con la sentenza 17113 del 16/08/2016 la Corte di Cassazione ha stabilito che :”…è facoltà del datore di lavoro, di avvalersi di un’Agenzia Investigativa al fine di verificare comportamenti del lavoratore, che pur estranei all’attività lavorativa, sono rilevanti sotto il profilo dell’adempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro”

E proprio con il nostro Istituto Investigativo G.I.P.  (Giannini Investigazioni Private) munito di regolare Licenza Prefettizia, che il datore di lavoro e le Aziende possono affidarsi, n quanto lo stesso è in grado grazie alla competenza e alla professionalità necessaria, di recuperare prove ed informazioni su tutto il territorio nazionale, che siano poi utilizzabili in sede giudiziaria.

G.I.P. s.r.l. – GIANNINI INVESTIGAZIONI PRIVATE –